Gestione dei servizi ai cittadini indigenti. convenzione “Farsi Prossimo”

Leggi l’interpellanza

La profonda crisi economica degli ultimi anni ha acuito il problema della povertà nel nostro paese, che colpiva il 12,6% delle famiglie nel 2013 e che si è ulteriormente aggravato nel 2014; la povertà non è un problema legato solo ai flussi migratori, ma anche ai cittadini italiani colpiti dalla crisi che, per come è strutturata la nostra società (che in alcuni casi favorisce anche fenomeni di “cannibalizzazione”) si trovano sempre più spesso privati, quando “le cose vanno male”, anche dei loro beni primari, ad esempio la casa su tutti. In un paese comunque ricco e che ama definirsi solidale come il nostro, non deve essere possibile che un cittadino non disponga di un tetto sotto cui dormire, del cibo necessario a nutrirsi, un riparo dal freddo e delle cure indispensabili in caso di malattia; ciò è il minimo sacrosanto per la sopravvivenza.

L’amministrazione faentina si è ripetutamente vantata, anche recentemente, del fatto che nonostante la continua diminuzione delle risorse economiche a sua disposizione non avrebbe assolutamente ridotto le risorse destinate al Sociale. Risulta attivata, con deliberazione della Giunta Comunale 26578 del 3.6.2014, una convenzione tra il Comune di Faenza e l’Associazione Farsi Prossimo, al costo di 42.000 euro/anno “per l’erogazione di servizi a persone di passaggio, a indigenti, a persone senza fissa dimora”, che prevede servizi di mensa, doccia, consegna di vestiario e la messa a disposizione di n° 10 (dieci) posti letto, con l’impegno a potenziare i servizi di accoglienza nel periodo invernale, oltre all’impegno a reperire ulteriori soluzioni abitative per donne e nuclei in situazione di emergenza sociale. La convenzione aveva valore per il 2014, ma con possibilità di essere rinnovata a seguito verifica di soddisfazione delle parti contraenti.

Abbiamo presentato una interpellanza (leggi) per chiedere all’assessore competente all’Assessore competente: se la convenzione sia da ritenersi rinnovata per l’anno 2015; se sono a conoscenza del fatto oggettivo che nella nostra città ci sono persone che, anche in questo periodo invernale, hanno dormito e dormono per strada od in posti di fortuna, parrebbe essendosi anche viste respinte dalla struttura convenzionata e finanziata, in virtù di un regolamento dell’associazione, che non prevedrebbe la possibilità di fruire dell’alloggio per periodi superiori a pochi giorni, anche nel caso in cui i posti nella struttura convenzionata non fossero completamente occupati; se sono a conoscenza che tra queste persone ci sarebbero anche cittadini italiani, addirittura residenti a Faenza da generazioni, che avendo pagato per una vita tributi nella nostra città essi e prima i loro familiari, ed essendosi venuti a trovare in situazioni di grave difficoltà economica e senza abitazione né reddito, si vedano abbandonati a se stessi dai Servizi Sociali e respinti dal centro convenzionato per quanto riguarda l’alloggio, in virtù di una regola interna sul numero di notti che una persona può trascorrere al centro; se non si ritenga che, oltre che il buonsenso, anche l’interpretazione della convenzione non prevede un servizio contingentato, ma la ricerca congiunta di soluzioni tra i gestori del servizio con i SSA; se sono a conoscenza che, nella migliore delle ipotesi, gli utenti vengono estromessi dal centro alle 7 del mattino, senza possibilità di rientrare prima delle 22 di notte con qualunque condizione atmosferica e quindi devono di fatto restare tutto il giorno al freddo, quando basterebbe probabilmente qualche ora di disponibilità di un volontario per assisterli, riumanizzando queste situazioni assurde, come peraltro previsto nella convenzione; se si ritiene che sia ammissibile che ciò possa avvenire nella nostra città, dopo che il nostro Comune ha investito soldi pubblici proprio affinché ciò non si dovesse verificare (oltre ad altri finanziamenti che ci risultano provenienti all’Associazione per questa finalità dal 5×1000 nazionale ed altre fonti) e, infine, se quindi si pensi d’intervenire fattivamente, in collaborazione con Farsi Prossimo, per evitare che possano esistere cittadini completamente abbandonati a se stessi dalle istituzioni e costretti a dormire per strada, nella Faenza solidale del 2015.

AGGIORNAMENTO – ESITO DELL’INTERPELLANZA

Non siamo soddisfatti della risposta dell’Assessore ai Servizi Sociali Bandini. Sappiamo per certo che ci sono persone che dormono per strada, anche in inverno, e che sono state respinte dalle strutture convenzionate. Non vogliamo comunque fare polemiche strumentali inutili, ma solo segnalare questo problema e cercare di contribuire alla soluzione. Abbiamo infatti ribadito la nostra volontà di confrontarci sul tema con Assessore, Associazione e cittadini indigenti. NESSUNO deve rimanere indietro! Riteniamo infine scorretto e fuori luogo il fatto che un giornale locale (finanziato con soldi pubblici), che ci ha completamente snobbato e ignorato per cinque anni, abbia ritenuto opportuno rispondere alla nostra interpellanza prima dell’Assessore competente… Qui il video della discussione (potete saltare direttamente al minuto 18.02 cliccando sulle note sottostanti).

 


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