FINALMENTE SVELATO IL PREOCCUPANTE REFERTO DELL’AUTOPSIA DEL CIGNO REALE MORTO NEL GIUGNO DI QUEST’ANNO PRESSO IL PARCO BUCCI
Vi ricordate di Ginevra, uno dei due cigni donati all’amministrazione dall’Associazione Aquae Mundi del Dott. Gattelli e liberata a fine Giugno, dopo i lavori di “restyling”, durante la riapertura del Parco Bucci, in un turbinio di sorrisi, flash dei giornalisti e fasce tricolori?
Si, proprio quello morto dopo pochi giorni per cause ignote e sul quale, nonostante i proclami, non si è saputo più nulla.
Bene, visto il silenzio che dura da mesi, tramite accesso agli atti, siamo venuti in possesso dell’autopsia.
Ed ecco che si materializza ciò che temevamo, lo scenario peggiore: il cigno reale, di età adulta, in buono stato di nutrizione, è deceduto, in base a quanto riferisce il referto, a causa di una intossicazione da tossina botulinica.
A tal proposito giova ricordare che l’impressionante moria di animali avvenuta nell’estate del 2016 era anch’essa imputabile alla medesima tossina, che viene prodotta da batteri che vivono e si moltiplicano abbondantemente in acque ricche di materiale organico in decomposizione e povere di ossigeno. Va anche sottolineato come, anche e sopratutto a seguito della suddetta moria, nella primavera del 2017 il Comune di Faenza abbia svolto una serie di lavori di ristrutturazione del Parco che, almeno sulla carta, avrebbero dovuto scongiurare il ripetersi di situazioni del genere. Purtroppo il triste episodio del cigno reale deceduto dimostra chiaramente, come ha sempre sostenuto il Movimento 5 Stelle, che i recenti lavori di pulizia ed ossigenazione dei laghetti del Parco Bucci sono stati solo parziali, insufficienti ed assolutamente non risolutivi, iniziative di facciata volte più che altro a mettere a tacere il malcontento dei cittadini piuttosto che a risolvere efficacemente le problematiche del Parco. Tutto questo in palese contrasto con quanto affermato dall’Assessore Bandini che recentemente, in Consiglio comunale, ha dichiarato che la problematica delle acque del Parco Bucci era definitivamente risolta e che pertanto non erano previsti ulteriori interventi di risanamento.
Vista l’attuale situazione, nell’attesa che venga pubblicato il nuovo bando per l’affidamento della gestione del Parco Roberto Bucci e del Parco della Rocca, viene spontaneo porre all’amministrazione una serie di domande alle quali sarebbe opportuno dare risposta (al riguardo presenteremo anche una interpellanza, nel prossimo Consiglio di Giovedì 28 Settembre).
Perché, con un atteggiamento decisamente omertoso, il Comune di Faenza non ha informato la cittadinanza circa gli esiti dell’autopsia del cigno reale?
Visto che l’amministrazione conosce già da tempo l’esito dell’autopsia, quali provvedimenti sono stati presi per scongiurare ulteriori decessi di animali?
Dopo il fallimento del primo bando è stata avviata dal Comune di Faenza una gestione provvisoria che, in base a quanto dichiarato dall’amministrazione, prevedeva anche il coinvolgimento dell’Ausl. Sappiamo però che controlli e analisi delle acque, di certo necessari e importanti, non sono mai stati eseguiti: perchè?
Oltre al cigno reale, quanti altri animali sono eventualmente morti al Parco Bucci in questi mesi nel più assoluto e colpevole silenzio dell’amministrazione comunale?
Certamente la condizione generale del Parco Bucci è migliorata, a seguito delle opere di ristrutturazione, rispetto alla gestione precedente e alla disperata situazione dell’estate 2016, ma è altrettanto certo che ancora molto resta da fare per portare a termine il risanamento, soprattutto per quanto riguarda la componente acque, e che tale risanamento andrà affrontato con assoluta chiarezza e con azioni serie e mirate e non con interventi di facciata ed annunci propagandistici.
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