Arena Borghesi: l’amministrazione sfugge al confronto e avvalla l’allargamento del supermercato e lo snaturamento dell’area
Al contrario delle nostre continue prese di posizione sulla vicenda dell’Arena Borghesi, ignorate o, per meglio dire, censurate, la stampa locale ha dedicato grande spazio, in pompa magna, alle dichiarazioni dell’amministrazione.
E’ triste e deprimente constatare che, per l’ennesima volta, il confronto politico avviene sui media e non nel luogo preposto allo stesso: il Consiglio comunale faentino, dove Sindaco ed Assessori si sono rifugiati dietro un imbarazzante ed inaccettabile silenzio.
Un comportamento scorretto ed irrispettoso.
Da buoni renziani, si dimostrano allergici al dissenso, alla critica e alle domande e liquidano le stesse come “strumentalizzazione, manipolazione e speculazione politica”.
In realtà il M5S, insieme ad altri, ha solo portato la voce di tanti cittadini dentro le istituzioni ed ha chiesto e preteso chiarezza e trasparenza su una vicenda che di chiaro e trasparente aveva rimasto ben poco.
Ora, dopo questa conferenza stampa, è stata fatta luce su alcuni aspetti, ma di certo non su tutti.
Aspettiamo la risposta scritta alla nostra interpellanza per avere un quadro più completo della situazione.
Conoscevamo già il vincolo del RUE e ci fa piacere che l’amministrazione abbia espresso l’intenzione di mantenere la funzione pubblica del cinema e di tutta la struttura (e ci mancava pure il contrario…).
Ma è anche stato detto, non proprio tra le righe, che la “dismissione di una porzione limitata dell’Arena”, quella che ospita l’area verde ai confini del supermercato, sarà lo strumento di scambio per ottenere la ristrutturazione (dando per scontato che sarà lo stesso Conad ad aggiudicarsi il bando e, forse, per dare un segnale chiaro agli interessati).
Azione che andrebbe a snaturare l’identità dell’Arena, riducendo di un quinto la superficie e cancellando lo spazio alberato con la successiva cementificazione dell’area.
Proprio la principale critica, quella mossa da forze politiche, associazioni e centinaia di cittadini faentini che stanno firmando in massa la petizione in corso, che l’amministrazione non vuole cogliere e vedere.
Come già detto dalle associazioni, il solo vincolo della conservazione architettonica sugli edifici, non equivale alla tutela paesaggistica dell’Arena Borghesi: la sua identità si tutela mantenendo l’integrità del luogo nel suo complesso.
In conclusione, siamo davanti a dichiarazioni, da parte di una amministrazione strafottente ed autoreferenziale che sfugge al confronto politico, che non chiariscono tutti gli aspetti dell’ingarbugliata vicenda, si soffermano solo sui vincoli del RUE e lasciano intendere che l’ampliamento del supermercato, nonostante la mobilitazione della società civile faentina, è già cosa fatta.
Evidentemente, anche l’ultimo segnale arrivato dalle recentissime primarie, dove gli elettori e simpatizzanti del Pd sono crollati della metà, è caduto nel vuoto.
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