Il vizietto duro a morire della Lega Nord faentina. Come sono andate le cose rispetto alle dimissioni di Monti dal Consiglio dell’Unione

Il M5S Faenza, nella persona del consigliere e capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina, Palli Andrea, aveva chiesto ufficialmente Lunedì 3o Novembre di far partire la procedura di decadenza del Consigliere dell’Unione e capogruppo della Lega Nord Mauro Monti, in base all’articolo 18 comma 4 del regolamento del Consiglio dell’Unione che prevede come causa di decadenza il non essere intervenuto a tre consigli consecutivi dell’Unione senza giustificato motivo.

Il Consigliere Monti, dopo la sua nomina a seguito delle elezioni faentine del Maggio scorso, è sempre stato assente, oltre che alle riunioni dei capigruppo, anche ai quattro consigli dell’Unione tenuti nella date 30 Luglio, 29 Settembre, 29 Ottobre e 26 Novembre.

Dopo verifica con gli uffici competenti, solo l’assenza del 30 Luglio risulta essere stata giustificata via mail dal consigliere, le altre tre assenze consecutive non risultano essere state giustificate in alcun modo. Chiedavamo quindi che, in base al regolamento, la Presidente del Consiglio dell’Unione Maria Luisa Martinez accertasse le assenze e provvedesse con comunicazione scritta a comunicare al consigliere Monti l’avvio del procedimento amministrativo, per poi votare la decadenza nel medesimo Consiglio.

MontiMauro_LegaNordEcco che stamattina, Martedì 1 Dicembre, guarda un pò, arriva una mail dal segretario dell’Unione in cui Monti, solo ed esclusivamente perchè venuto a conoscenza e messo alle strette dalla nostra richiesta di decadenza, (le date lo stanno a dimostrare) presenta le sue dimissioni da consigliere dell’Unione “per gli enormi impegni di lavoro che non mi permettono di svolgere con puntualità e continuità i lavori del Consiglio” ed evita così il dibattito e la votazione della sua decadenza in aula (togliendo una bella gatta da pelare anche alla maggioranza…).

Ciò non cambia nulla. Il M5S, che in passato ha fatto cambiare anche la regola sulle presenze nel Consiglio comunale di Faenza (considerate ora tali solo se si presenzia al 75% della seduta), su questo punto NON transige.
Riteniamo che chi riceve ed accetta un mandato da parte degli elettori abbia il sacrosanto dovere di fare tutto il possibile, sia in Consiglio comunale che in quello dell’Unione, per presenziare a tutte le sedute d’aula, di commissione e alle riunioni di capigruppo e, qualora impossibilitato, abbia tranquillamente la possibilità di giustificare la sua assenza (sono ammessi fax, e-mail, comunicazione del capogruppo, ma vengono accettati anche sms e telefonata in segreteria). Sono addirittura possibili assenze ingiustificate per due volte consecutive e si riazzera il conteggio con la successiva presenza. Mancare quattro volte di fila senza sentirsi in dovere di giustificarsi è inaccettabile ed anzitutto un gesto irrispettoso verso istituzioni e, soprattutto, elettori.

Anche se si tratta di un servizio non remunerato in alcun modo come quello dei Consiglieri all’interno dell’Unione. Nessun dottore ci ha ordinato di farci nominare all’interno dello stesso e di insistere addirittura per farlo, come nel caso di Monti.

Per di più, per quanto riguarda la Lega Nord faentina, come non è mai superlfuo ricordare, siamo di fronte ad un vizietto recidivo, infatti nella scorsa consiliatura Padovani e Liverani furono cacciati dal Consiglio comunale per assenteismo prolungato e non giustificato. Poi il primo rischiò di diventare Sindaco e il secondo fu eletto in Regione, questo per ribadire quanto i cittadini siano disinformati ed abbiano spesso la memoria corta…

Ora ci aspettiamo che il consigliere Monti, anche vice presidente del Consiglio provinciale, (alla faccia delle multi-cariche), per le stesse motivazioni da lui esplicitate, si dimetta anche dal Consiglio comunale faentino, visto che anche in quella sede sta collezionando, insieme ad altri esponenti del suo partito, una serie innumerovele di assenze, vedi l’ultimo Consiglio straordinario su un tema importantissimo come quello del lavoro.
Per non parlare dei loro eterni silenzi sul 90% delle questioni all’ordine del giorno delle sedute, anche sui temi a loro sembrerebbe più cari, come per esempio il conferimento all’Unione dei comuni del servizio di Polizia municipale.

Insomma, anche questa vicenda non fa altro che qualificare la pochezza dei rappresentanti leghisti del nostro territorio.

Ci preme sottolineare, infine, come sostenemmo già dopo la decadenza di Padovani e Liverani nella scorsa consiliatura, che la parte di regolamento comunale in questione va al più presto modificata in quanto la decadenza (prevista anche dalle leggi nazionali) non può essere messa sulle spalle dei consiglieri, ma, quando prevista, va applicata automaticamente dagli organi competenti.

Andrea Palli
Consigliere M5S dell’Unione della Romagna Faentina


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