Pediatria. Avete fatto tutto da soli.

Ci siamo, finito il periodo elettorale, guarda caso, cominciano ad uscire tutte le questioni che in qualche modo creano un danno ai cittadini.

L’azienda sanitaria ha tagliato la degenza notturna di pediatria a Faenza, ma anche a Lugo. Si tratta di un posto letto in ognuno dei due ospedali, che trattavano, sempre ognuno, un centinaio di casi l’anno. Guarda caso, ci si è accorti solo ora che la situazione nei due ospedali non era in linea con un decreto legislativo regionale approvato nel 2011 (quattro anni fa!) dalla giunta Errani (anche dall’attuale Presidente Bonaccini, già Consigliere regionale a quell’epoca), che dice che il servizio, per poter essere attivo anche di notte, necessita della presenza in struttura del pediatra; non basta la reperibilità, utilizzata (male) in questi anni. Ora il Direttore Generale Tonini ha deciso di far rispettare quel decreto e far cessare il servizio, dichiarando che non ci sono le risorse per garantire la presenza fissa del pediatra in reparto.

Tutto questo è una chiara conseguenza della messa in atto del progetto Ausl Romagna che vuole trasformare i piccoli ospedali solo in centri di smistamento e primo intervento per poi dirottare i pazienti nelle unità specialistiche (nel caso di pediatria, Rimini).

Noi come M5S ci siamo sempre opposti a questo progetto di fusione delle aziende sanitarie perché lo riteniamo peggiorativo per i cittadini e attuato solo per risparmiare risorse sulla pelle degli stessi. Il paziente ora è visto come un numero da sfruttare per ottenere denaro, sempre più dirottato verso il privato. Amministrazioni locali, Regione e vertici dell’azienda sanitaria hanno da sempre prospettato, con l’Ausl unica, un futuro di servizi efficienti e ospedali di “terzo livello”. In realtà fin’ora nulla è stato fatto in questa direzione, i servizi stanno peggiorando e i cittadini sono arrabbiati e preoccupati.

Il sindaco Malpezzi ha affermato di non essere stato avvertito dalla dirigenza dell’Ausl dell’intenzione di tagliare il servizio notturno di pediatria (che dialogo, che confronto tra le parti!!!).

Noi ci chiediamo come sia possibile, visto che il progetto è voluto dal PD, la Regione è governata dal PD, la delibera del 2011 è stata voluta dal PD, la Provincia è del PD e il Comune è PD. Per noi è inconcepibile questa situazione e consideriamo questi signori colpevoli di quello che sta succedendo. Si stanno prendendo in giro tutti i cittadini con false prese di posizione per salvare il proprio orticello, ma nella realtà si è ben pronti ad adeguarsi alle direttive superiori. Il progetto Ausl unica è già attivo nelle Marche, dove i risultati sono negativi per quanto riguarda il risparmio dei costi. Anche in Romagna deve essere attuato ed è ormai quasi irreversibile, perlomeno fino a quando resteranno queste persone a dirigere. Il M5S non avrebbe mai acconsentito di mettere in discussione l’assistenza medico/infermieristica pediatrica negli ospedali…anche in quelli catalogati di “base”.

Vogliamo che il cittadino si renda anche conto della situazione surreale che è stata creata.

Ci risulta che fino ad ora, a Faenza, il Pediatra notturno reperibile dalle 20 alle 8, nei fatti, nove volte su dieci non si recava, dopo la chiamata, nel presidio ospedaliero a visitare il bambino. Infatti il medico di Pronto soccorso dopo aver valutato il bambino chiamava telefonicamente il pediatra reperibile il quale, o consigliava le cure da somministrare per poi successivamente eventualmente dimettere il piccolo paziente, oppure consigliava di portarlo in ambulanza a Ravenna per una visita pediatrica. Quindi di fatto il pediatra reperibile è stato praticamente un call center… Questo sconclusionato sistema ha di fatto avvallato l’inaccettabile taglio dell’azienda e il resto l’ha fatto il rispetto della delibera regionale del 2011.

Ci auguriamo che appena possibile si possa aprire un dialogo su questa tematica e che esso non sia solo una presa d’atto della volontà dell’azienda, ma un’occasione per ascoltare e muoversi in favore dei servizi dati e non tolti. Consapevoli del disagio che comporta per genitori di bambini, anche molto piccoli, il trasporto nelle strutture ospedaliere di Ravenna e Forlì, chiediamo alla dirigenza Ausl e all’amministrazione di battersi politicamente perchè la delibera regionale sia modificata al più presto e perlomeno la presenza del pediatra reperibile nell’ospedale di Faenza sia ristabilita; in caso contrario, di trovare i fondi per permettere la presenza di un pediatra notturno (i soldi per queste cose VANNO trovati, magari tagliando lo stipendio di qualche dirigente…). Di attivare da subito percorsi e sinergie con la pediatria di Forlì a noi più vicina; considerando anche la presenza del Medico Pediatra nell’ospedale di Imola, ospedale di I livello. Di mantenere il punto nascite, visto il considerevole numero di utenti del nostro territorio, a fronte anche della presenza di tre vallate con annesse comunità montane; di promuovere l’educazione sanitaria nelle scuole; di fornire con la massima trasparenza tutte le informazioni in possesso e chiarire al più presto cosa diventerà il nostro ospedale nel prossimo futuro; di informare la cittadinanza sui propri diritti in materia di assistenza sanitaria e sui servizi che ci sono e quelli che non ci sono attualmente nel presidio ospedaliero di Faenza.


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