La Corte dei Conti boccia gli “esperti”
Da anni i momenti di esame del bilancio comunale, previsionale o rendiconto che sia, sono occasione di forte critica e puntuali osservazioni nei confronti di questa amministrazione. Basta rivedere i nostri commenti nelle registrazioni dei consigli comunali a partire dai più recenti del 27/04/17 e 27/03/17, a ritroso fino alla precedente consiliatura.
La deliberazione 106/2017 del 20/06/17 della sezione regionale Emilia-Romagna della Corte dei Conti, relativa al rendiconto 2014 e previsionale 2015, ma con ampi effetti anche sul bilancio corrente e sui futuri, ripercorre gran parte delle nostre censure.
Censure a cui abbiamo, ancora più motivatamente alla luce di questa sentenza, fatto seguire voto contrario o la non partecipazione al voto, in sede di Consiglio Comunale. Sono stati mantenuti in bilancio crediti troppo vecchi, che insieme ad altre imprudenze gestionali, si sono trasformati in un risultato negativo di amministrazione di 5,5 milioni di euro, ammontare che questi amministratori hanno spalmato sui prossimi 30 anni, aggravando i conti di ogni prossimo esercizio di 175.450 euro; si è fatto un abnorme ricorso al finanziamento bancario per i regolamenti ordinari, che ha generato ulteriori costi per interessi. L’elenco delle carenze rilevate prosegue con: incapacità di incassare correttamente i propri crediti; minori accantonamenti al fondo rischi relativo ai crediti di dubbia esigibilità inferiori a quanto previsto dai principi contabili; ritardi nei pagamenti che risultano utilizzati per non palesare le difficoltà finanziarie.
A queste irregolarità, la Corte aggiunge ulteriori criticità relative alla asseverazione dei debiti e crediti nei confronti degli organismi partecipati ed irregolarità nella attribuzione contabile di importi alle voci corrette (imu di competenza statale, debiti di finanziamento).
In una quadro che la Corte definisce “di precario equilibrio del bilancio del Comune di Faenza”, non possono bastare interventi amministrativi, per di più affidati agli stessi soggetti che hanno gestito così malamente la situazione già dal 2010.
Per questo presenteremo una mozione di sfiducia all’Assessore deputato, Claudia Zivieri, invitando il Sindaco ad una seria riflessione, poiché è lui, in prima istanza, a rispondere degli errori nella gestione delle risorse comunali, degli insostenibili alibi che ha presentato ogni qualvolta sono stati presentate le critiche e delle artificiose strategie che sono state attuate per tenere nascoste le reali difficoltà in cui hanno trascinato questa comunità.
Tanto più di fronte a questo riscontro fornito da un atto formale della Corte dei Conti.
Buongiorno, è disponibile il testo della delibera 106?
Grazie
Gabriele