Elezione dei consigli di quartiere: la partecipazione, negletta e sconosciuta
I Consigli di Quartiere possono essere un’importante modalità di partecipazione dei cittadini alla vita collettiva ed amministrativa della città. Hanno perso negli anni rilevanza, non senza responsabilità anche dell’amministrazione comunale, ma abbiamo creduto al tentativo di dare loro nuova vitalità, con l’approvazione di un nuovo regolamento, anche se con un ritardo di 2 anni sulla scadenza naturale di questi organismi.
Si è scelto di prevedere candidature di singoli cittadini e non di liste di partiti. L’abbiamo valutato un passo avanti nella direzione di dare importanza alla cittadinanza attiva, anziché al servizio al partito o all’ambizione di carriera politica. Il sostegno a questa iniziativa si è limitato ad un po’ di pubblicità. Più che propagandare, si deve riconoscere nei fatti l’importanza delle proposte che vengono dai quartieri. Recuperare un passato che non è andato in questa direzione richiedeva più coraggio e chiari impegni al riguardo; sarebbero stati più motivanti.
Purtroppo la partecipazione, sia alle candidature che al voto, è stata marginale. Si è ricorsi a due ordinanze del Sindaco, per prorogare i termini di presentazione delle candidature e per prorogare i tempi del voto. Neppure lo strumento telematico adottato per la votazione on line è risultato adeguato a supportare la partecipazione.
Nonostante ciò abbiamo 45 neo-eletti Consiglieri di Quartiere. A loro riconosciamo l’onore di spendersi in prima persona e facciamo gli auguri di un proficuo lavoro. Ci auguriamo anche che siano tutti i cittadini a sentirsi responsabili di una opportunità di impegno indelegabile; quella di dare il proprio contributo al miglioramento della vita collettiva.
All’Amministrazione Comunale la responsabilità di dare risposte concrete, quelle che sono mancate fino ad oggi ogni qualvolta le proposte non si adeguavano a tempi e metodi dei piani preordinati della amministrazione stessa.
Francamente,la partecipazione al voto è stata deludente.Rispecchia fedelmente lo stato di fatto in cui si trova la cittadinanza:DISGU
STATA!Questo sentimento,insieme alla delusione,può solo comportare il disinteresse
alla cosa pubblica con conseguenti effetti
Collaterali nazionali.DA MOLTI ANNI ORMAI,
L’IPOCRISIA,LA DISONESTÀ E IL VILE SERVILISMO sembrano essere considerate come “virtù”necessarie da coloro che sono chiamati
(?)a governare.Speriamo in un sussulto di dignità e nell’impegno di molti per intraprendere con oraggio il difficile cammino di un riscatto sociale di cui questo paese ha veramente bisogno. AUGURI E GRAZIE PER IL VOSTRO MPEGNO. MANTENETE SEMPRE PULITA LA BANDIERA DELL’ONESTÀ