Ora basta con menzogne e mezze verità. A casa chi vuole demolire il nostro ospedale!
Nella Commissione consiliare del 27 Luglio scorso, particolarmente sentita dalla cittadinza che ha partecipato molto numerosa, i vertici dell’Ausl dovevano far chiarezza sulla situazione attuale e sul futuro del nostro Ospedale faentino, presentando la bozza del piano di riordino. Come sappiamo, il Direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, atteso, nemmeno si presenta e, senza spiegazioni e senza rispetto né dell’aula né dei cittadini, delega il Dott. Giorgio Guerra, Direttore sanitario, a fare le sue veci.
L’incontro si rivela davvero insoddisfacente, con tanti punti non chiari e con poche e confuse spiegazioni sulla nuova organizzazione dei reparti, a cominciare da quello di ostetricia. Viene detto che con una sinergia tra Lugo e Faenza si sarebbero fatti vivere tutti e due i reparti e che Faenza sarebbe diventata il polo della gravidanza fisiologica a basso rischio, ospitando anche le gravidanze fisiologiche dei presidi più vicini. Si dice, inoltre, che si sarebbe cercato di aumentare il numero di parti epidurali. Promesse, quindi, di rafforzare il reparto e non di certo di indebolirlo.
La realtà sotto gli occhi di tutti è, però, un’altra. E’ già attivo un piano (un protocollo esistente dal 2010, come dichiarato successivamente dalla direzione generale dell’Ausl) che vede il trasferimento da subito, con lo stop di questi giorni ai cesarei programmati, delle gravidanze a medio e alto rischio in altri presidi e in realtà non è previsto un invio a Faenza per le gravide delle altre città. Da qui si capisce che i parti caleranno in breve sotto i 500 e in seguito alla legge, che prevede la chiusura dei reparti che non raggiungono i 500 parti all’anno, il reparto si avvierà verso la chiusura. Il vero obiettivo finale.
Una “scelta organizzativa” che non compariva nella bozza di piano di riordino e che fino ad ora non era mai stata resa nota. Per non parlare della situazione della Pediatria, che perdura, nonostante le belle parole. Quali altri reparti verranno depotenziati in un futuro forse neanche troppo lontano, sempre “per la sicurezza dei pazienti”? Quante altre mezze verità dovremmo sorbirci?
Il M5S chiede con forza le DIMISSIONI IMMEDIATE di Tonini e Guerra, per aver mentito e sottaciuto importanti decisioni, probabilmente già prese, in un consesso importante come il Consiglio comunale, davanti alle istituzioni e, soprattutto, a tanti cittadini faentini.
Ci fanno davvero sorridere le reazioni contrariate del Sindaco Malpezzi e della Lista Civica Insieme per Cambiare. Il primo, sindaco, presidente dell’Unione dei Comuni della Romagna faentina ed ora pure consigliere provinciale, cade spesso dalle nuvole a giochi fatti. Forse non ha ancora capito che il regista di tutta questa operazione POLITICA legata all’area vasta è il suo partito, il PD?
Insieme per Cambiare, che ha contribuito in maniera fondamentale alle due elezioni di Malpezzi (prima di prendere la tessera del partito, il primo cittadino era espressione diretta della Lista Civica), se vuole davvero fare sentire la propria voce abbia almeno il coraggio di intervenire politicamente in maniera forte e concreta, facendo dimettere i propri consiglieri e il proprio assessore Piroddi.
Oppure, abbia la decenza di restare in silenzio.
Nell’attesa di organizzare nel prossimo futuro sit-in o azioni eclatanti di protesta e di richiesta di chiarezza, invitiamo Insieme per Cambiare e tutte le altre forze politiche di maggioranza e opposizione, se davvero hanno a cuore la salvaguardia del nostro Ospedale, ad affiancarci nella richiesta di dimissioni di Guerra e Tonini.
Ora basta.
Fials è pronta a manifestare nuovamente con partiti, movimenti, associazioni, comitati che hanno a cuore l’ospedale di faenza come abbiamo fatto l’anno scorso ….
daniele bedetti
fials ravenna
cell. 333-5867947