Società partecipate, abbattimento alberi, bandi per la Partecipazione e sponsorizzazione del latte artificiale. Quattro interpellanze del M5S
Il M5S presenterà quattro interpellanze durante il prossimo Consiglio comunale di Martedì 26 Luglio.
SOCIETA’ PARTECIPATE
Il Comune di Faenza, ai sensi di legge, è tenuto alla predisposizione del piano di razionalizzazione delle società partecipate. La gestione delle Partecipazioni deve essere condotta con la massima trasparenza e con il chiaro obiettivo di realizzare finalità istituzionali. La Corte dei Conti ha disposto la pubblicazione di un referto, rivelando significative carenze sui contenuti oggetto di esame. Il nostro gruppo ha rilevato una serie di osservazioni che presenteremo all’amministrazione.
ABBATTIMENTO ALBERI
Chiederemo conto dell’ennesimo importante taglio di alberi avvenuto nel nostro territorio, all’interno di uno dei parcheggi dell’Ospedale. Domanderemo inoltre, anche per gli altri recenti casi di Via Silvio Pellico e Via Lapi, quando e dove intendono provvedere alle necessarie ripiantumazioni e se l’amministrazione ritiene normale che un Comune come quello di Faenza non sia dotato di un Piano del Verde (come ammesso in risposta ad una nostra esplicita richiesta), uno strumento programmatico e di pianificazione essenziale.
BANDI PARTECIPAZIONE
Chiederemo se e con che progetti l’amministrazione intende partecipare al bando della Regione, aperto fino al 29 luglio, per l’erogazione dei contributi regionali agli enti locali a sostegno dei processi di partecipazione (per esempio: bilancio partecipato, consiglio comunale aperto, miglioramento strutturale delle associazioni di quartiere, realizzazione di un’area tematica sul sito istituzionale dedicata alla partecipazione attiva dei cittadini, ecc..). Un’occasione importante che non va assolutamente sprecata.
SPONSORIZZAZIONE LATTE ARTIFICIALE
E’ una abitudine assai diffusa, anche nella nostra Regione, l’inserimento nelle cartelle di dimissioni di un documento riportante i dati del neonato, generalmente stampato su carta intestata non firmato, in cui viene consigliato uno specifico marchio di latte artificiale. Tale abitudine, non conforme alle regole in essere, è stata documentata dalla trasmissione televisiva REC, che ha fatto emergere in modo chiaro che e presso l’Ospedale di Faenza tale pratica è attiva. Dopo averlo già fatto in Regione, chiederemo anche all’amministrazione faentina se è a conoscenza di tale pratica, se non ritiene opportuno intervenire perchè venga immediatamente a cessare e se intende promuovere l’allattamento al seno con un campagna informativa promossa dalle strutture sanitarie territoriali.
Vi informiamo che ttualmente la marca del Latte artificiale è stata tolta ma nei fogli di dimissioni dei neonatii è stato fatto un passo indietro che porta le madri agli anni ’70 infatti si consiglia l’allattamento orario ogni 3 ore 7 volte al dì. Come noto solo l’allattamento a richiesta consente alle madri di avviare correttamente l’allattamento materno consentendo la produzione di questo liquido fisiologico sempre adatto alle esigenze di salute e crescita del bambino.
In pratica è stata messa in campo una vera e propria azione ostativa all’allattamento che non trova nessuna base in letteratura e di più ancora è discordante con le recenti linee guida pubblicate dallo stesso Ministero per la Salute diffuse a livello nazionale ma soprattutto redatte e condivise da un Tavolo tecnico TAS composto da esperti, pediatri e associazioni tra cui Ibclc Leche Legue ecc. Non si capisce quale sia lo scopo dell’azienda. In questo modo ostacolando le madri e confondendole non si fa che accentuare il disappunto dei consumatori e cittadini che altro non chiedono che omogeneità di informazioni, chiarezza, trasparenza e corretto sostegno all’allattamento come previsto da OMS-Unicef, Unione Europea e D.Lgs 82/2009
Vi informiamo che ttualmente la marca del Latte artificiale è stata tolta ma nei fogli di dimissioni dei neonatii è stato fatto un passo indietro che porta le madri agli anni ’70 infatti si consiglia l’allattamento orario ogni 3 ore 7 volte al dì. Come noto solo l’allattamento a richiesta consente alle madri di avviare correttamente l’allattamento materno consentendo la produzione di questo liquido fisiologico sempre adatto alle esigenze di salute e crescita del bambino.
In pratica è stata messa in campo una vera e propria azione ostativa all’allattamento che non trova nessuna base in letteratura e di più ancora è disconrdante con le recenti linee guida pubblicate dallo stesso Ministero per la Salite diffuse a livello nazionale ma soprattutto redatte e condivise da un Tavolo tecnico di esperti e associazioni tra cui Ibclc Leche Legue ecc. Non si capisce quale sia lo scopo dell’azienda. In questo modo ostacolando le madri e confondendole non si fa che accentuare il disappunto dei consumatori e cittadini che altro non chiedono che omogeneità di informazioni, chiarezza, trasparenza e corretto sostegno all’allattamento come previsto da OMS-Unicef, Unione Europea e D.Lgs 82/2009