Interpellanze M5S in Unione: Fusione dei Comuni e pozzo per idrocarburi in arrivo a Solarolo
Il Consigliere del M5S in Unione dei Comuni della Romagna Faentina Andrea Palli ha presentato due interpellanze nella scorsa seduta del relativo Consiglio di Mercoledì 29 Giugno a Castel Bolognese.
Una per chiedere chiarimenti, in principal modo al Sindaco Anconelli, sul nuovo pozzo per idrocarburi in arrivo a Solarolo, per noi altamente pericoloso per la cittadinanza e viziato da un iter procedurale al limite della legalità sotto molteplici aspetti.
L’altra per chiedere approfondimenti e spiegazioni sul fantomatico progetto di passaggio dall’Unione alla Fusione dei Comuni, cioè un unico ente con presenze decentrate, definito di realizzabilità immediata.
Aggiornamento
Purtroppo non esiste un servizio di streaming in Unione e quindi non possiamo linkare qui un video con le risposte ricevute dagli interessati…
Questa è la versione in forma scritta della risposta ricevuta da Anconelli sulla questione del pozzo per idrocarburi in arrivo a Solarolo.
Queste le nostre considerazioni sulle risposte ricevute:
dopo la risposta del Sindaco Anconelli, il Consigliere Palli si è rivolto allo stesso ricordandogli che, come Sindaco del territorio in cui è previsto l’arrivo di questo obbrobrio e in qualità di primo responsabile della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute dei suoi cittadini, ha il dovere prima di tutto di informare adeguatamente la propria cittadinanza di questa pericolosa iniziativa, che ha probabili pesanti ricadute ambientali sul territorio e zero vantaggi economici per la comunità, ed ha il dovere di approfondire la questione e non, in nome del fabbisogno energetico, piegarsi a decisioni altrui, prendendo per buone e inconfutabili le rassicurazioni del Minestero dell’Ambiente, che abbiamo visto come lavora, e della proprietà, che fa solo i suoi interessi.
Soprattutto davanti ad un procedimento di autorizzazione come questo che, come abbiamo visto, è pieno di incongruenze e non pienamente corretto.
Ha il dovere di farsi carico di queste richieste di chiarimenti e precisazioni presso le autorità competenti e di prendere una posizione chiara e netta sulla questione, che per noi non può essere che negativa, nell’interesse della comunità che rappresenta.
Siamo consapevoli che il Comune non può bloccare il progetto dall’oggi al domani, ma può di certo fare sentire la propria voce forte e chiara e la propria contrarietà al progetto in Regione e al Ministero.
E può, come già fatto in tanti altri comuni anche con risultati positivi, ricorrere al TAR.
Cosa che, oltre a continuare a vigilare sulla vicenda, stiamo valutando di fare anche noi, visto che le osservazioni, giunte in tempo, fatte dal gruppo 5 Stelle di Castel Bolognese sono state ignorate e non prese in considerazione, scavalcando gli obblighi di legge.
Questo per noi dovrebbe fare un Sindaco responsabile, questo farebbe un Sindaco 5 Stelle.
Per quanto riguarda la seconda interpellanza abbiamo potuto constatare che il Sindaco del Comune di Faenza ha disconosciuto l’obiettivo della Fusione dei Comuni come proprio e ridotto l’immediata realizzabilità della stessa, illustrata nella Conferenza sul lavoro del 22 giugno presso i Salesiani, al rango di stimolo fornito alle amministrazioni dai partecipanti al tavolo di lavoro. Intanto Castel Bolognese e Solarolo portano nei rispettivi consigli comunali il tema della Fusione dei loro due comuni. L’esperienza dell’ Unione è al momento un percorso avviato da anni, senza un vero piano e senza il dovuto coinvolgimento dei cittadini. Sta sottraendo sempre più risorse economiche e decisioni agli organi elettivi, i consigli comunali, per affidarle alla gestione del consiglio dell’Unione. Un ente che opera senza sedi di confronto conoscitivo, come sono le commissioni comunali, e con una giunta politica (i sindaci dei comuni dell’Unione sono gli assessori dell’Unione dei Comuni) e non di tecnici, come dovrebbe essere nelle strutture dei comuni. Un processo intrapreso senza una chiara indicazione dell’obiettivo ultimo, del modo e dei tempi in cui raggiungerlo. Che forse troverà ulteriore impulso per effetto dei lauti fondi che Regione e Stato mettono a disposizione dei comuni che si aggregano, ma che trascura un aspetto essenziale: il coinvolgimento dei cittadini dei territori interessati. Mentre per i Comuni al di sotto dei 5000 abitanti il M5S si è da sempre dichiarato favorevole alle Fusioni e, per coerenza, non si candida neppure alle elezioni, per gli altri enti locali l’eventuale processo di Fusione non può che essere una decisione trasparente, democratica e condivisa dal basso. Al momento, parlare di fusione per i tutti i sei Comuni dell’Unione somiglia molto ad una mostruosità.
Stay tuned!
Essendo presente in varie graduatorie di concorsi pubblici mi vedo favorevole alle FUSIONI perché nelle Unioni ognuno alla fine tira l’acqua al suo mulino e non pensa al Bene Comune dell’Unione. Io sarei favorevole alle fusioni anche fra comuni di medie dimensioni comunque.