Commento sul Consiglio comunale del 30 Maggio

Il M5S oltre a presentare quattro interpellanze (disservizi raccolta dei rifiuti, circo con animali, Parco Bucci e pulizia alveo fiume Lamone) ha presentato una mozione sulle riforme costituzionali, insieme a L’Altra Faenza, che come ci aspettavamo è stata bocciata dalla maggioranza, ed è intervenuto su altri importanti punti all’ordine del giorno, come l’Odg sulla riduzione dei rifiuti, approvato all’unanimità, presentato da tutti i gruppi consiliari e proposto dalle associazioni ambientaliste. Speriamo di passare presto ai fatti…

Odg riduzione rifiuti

Guarda il relativo video della seduta, dal minuto 2.36.08

Dopo aver ricordato che il nostro gruppo è in prima linea da dieci anni su queste tematiche relative alla riduzione dei rifiuti, abbiamo ribadito come nella scorsa consiliatura molte di queste pratiche in ottica di Rifiuti Zero presenti nel documento in discussione ieri sera siano state singolarmente, sotto forma di mozioni e ordini del giorno, portate dal nostro gruppo in aula consiliare negli scorsi anni e il 90% delle stesse siano state bocciate oppure, in pochissimi casi, votate favorevolmente e poi non tramutate in fatti concreti, nonostante le belle parole spese nelle linee programmatiche e in sede di votazione. Abbiamo fatto un piccolo e parziale elenco per gli smemorati o i disinformati: mozione su sensibilizzazione e incentivo all’uso dei pannolini lavabili (approvata nel novembre 2011 ), mozione sulle eco-sagre (bocciata nell’aprile del 2011), documenti sull’estensione della raccolta differenziata porta a porta in tutta la città, bocciati più volte in aula fin dal 2011, l’ormai famosa mozione dell’ottobre 2012, approvata all’unanimità, sull’adozione del Last minute Market, l’ordine del giorno del giugno 2013, approvato a maggioranza, che chiedeva al Comune di aderire alla strategia rifiuti zero (le stesse pratiche presenti nel documento di ieri, quindi abbiamo approvato cose che il comune si era impegnato ad attuare tre anni fa…), la mozione sulla “cultura del rifiuto” approvata a maggioranza nell’aprile 2014. Sempre parole al vento, carta straccia, zero fatti concreti. Brutto vizio che sta continuando anche nell’ultimo anno (vedi, per fare solo un esempio, l’approvazione all’unanimità della mozione sul baratto amministrativo, la cui stesura del conseguente regolamento è volontariamente ferma in commissione da ottobre 2015..). In tutti questi anni si è perso tempo e dimostrato mancanza di coraggio e di volontà politica, mentre in tanti comuni, governati dal M5S ma anche amministrati dallo stesso partito che governa Faenza, queste cose si sono fatte e con ottimi risultati. Non abbiamo però solo parlato del triste passato e fatto polemica fine a sé stessa, ammettendo che se questo documento è arrivato in consiglio anche grazie all’amministrazione che è parzialmente cambiata, probabilmente, c’è un interesse diverso, almeno di facciata, su queste fondamentali tematiche da parte della nuova giunta e dell’assessore Bandini. Avevamo già in cantiere un documento molto simile a questo, ma molto meglio che lo stesso sia arrivato, chiaro e ben redatto, dalle associazioni, perchè diciamocelo, il vero motivo dell’insuccesso dei documenti presentati in precedenza è stato uno solo: arrivavano dal M5S. Di certo, questo documento dimostra che gli argomenti di cui noi ci siamo fatti più volte portavoce in questi anni, non sono di secondo piano e sono di stretto interesse per la cittadinanza e la società civile faentina. Noi naturalmente lo abbiamo appoggiato in pieno, soprattutto perchè arrivava da cittadini che hanno davvero a cuore la risoluzione di queste problematiche e l’applicazione di queste strategie; siamo contenti che, come avevano richiesto i promotori, sia stato presentato da tutti i gruppi consiliari dopo un confronto in capigruppo, senza bandierine di partito, e siamo soddisfatti dell’approvazione all’unanimità, un segnale forte e importante del presunto cambio di rotta che questa amministrazione vuole mettere in campo in tema ambientale. Infine, dopo aver espresso un plauso e un ringraziamento alla Linda Maggiori, alle associazioni e ai cittadini attivi che hanno contribuito a questo buon risultato, ci siamo augurati (anche se, dopo dieci anni, ci siamo concessi il beneficio del dubbio, per usare un eufemismo) che l’amministrazione trasformi nel breve tempo le belle parole e gli impegni in fatti concreti. Abbiamo, con fatica, voluto dargli fiducia ancora una volta, nonostante tutto. Noi saremo qui a vigilare con il fiato sul collo, a proporre e, come sempre, anche a dare una mano.

Mozione riforme costituzionali

Guarda il relativo video della seduta, dal minuto 2.59.32

Eravamo ben consapevoli che questa mozione, presentata insieme al gruppo de L’Altra Faenza, non sarebbe mai stata approvata dal renzianissimo Consiglio comunale faentino, ma volevamo portare all’attenzione di quel consesso e di conseguenza della stampa e dell’opinione pubblica faentina il dibattito politico sia sull’importantissimo Referendum che si terrà ad Ottobre riguardo la modifica costituzionale Renzi/Boschi, sia sulla legge elettorale ad essa connessa definita Italicum, il cui combinato, andrà, secondo noi (e non solo secondo noi), a stravolgere l’assetto democratico del nostro Paese. Volevamo inoltre focalizzare l’attenzione sull’importantissima raccolta firme, che si avvia alla conclusione (invitiamo tutti i cittadini a recarsi a firmare ai banchetti) che i tanti comitati nati dal basso sparsi per il paese stanno portando avanti da tempo, anche a Faenza. Perchè si vuole far vivere nella futura campagna referendaria non solo la presenza di chi in Parlamento si è espresso contro questa deformazione della Costituzione (come il M5S) ma soprattutto si punta a far sentire con forza la volontà dei cittadini che avranno sottoscritto questa richiesta. Politicamente, naturalmente, ci interessava soprattutto la posizione della cosiddetta “sinistra” del Pd rappresentata, da quello che ci risulta, anche all’interno dell’aula faentina. La stessa i cui rappresentanti in Consiglio hanno anche dato la disponibilità (e questo gli fa onore) al comitato locale per autenticare le firme raccolte. “Sinistra” del Pd che ancora una volta ha votato come ordine di partito ed è rimasta in assoluto silenzio. Ci auguravamo un dibattito rispettoso, franco e focalizzato sui contenuti, pur su punti di vista differenti, evitando frasi come “non siamo per un si cosmico”, per citare Bersani, o “meglio questa pessima riforma che l’immobilismo”, come ama sostenere l’intellighenzia di sinistra, la stessa che nel 2006 gridava alla dittatura nelle piazze, quando Berlusconi proponeva le stesse riforme. Ci auguravamo di non sentire il concetto che è inutile e una perdita di tempo portare queste questioni all’interno delle aule consiliari comunali, perchè trattano argomenti che non riguardano la nostra comunità. Abbiamo ricordato che si tratta di un importantissimo cambio di ben 47 articoli della Carta Costituzionale, che, fino a prova contraria, riguarda direttamente la vita di ogni cittadino italiano. Poi siamo d’accordo che i veri problemi degli italiani e dei faentini sono altri, anche noi preferiremmo parlare di altre manovre più utili e necessarie al Paese, come per esempio il Reddito di Cittadinanza. Ma non siamo noi ad avere voluto con tutte le forze questa riforma che ora esiste e che quindi non può essere ignorata. I cittadini hanno il diritto/dovere di informarsi e di sapere anche come la pensano i politici locali, che loro stessi hanno contribuito ad eleggere in questo Consiglio. Tutti auspici caduti subito nel vuoto. La Lega, dopo aver definito il documento inutile e propagandistico, ha saputo solo insultarci e rinfacciarci ancora la loro non rielezione in Unione dei Comuni del Dicembre scorso…proprio non riescono a digerirla…non capiscono che non devono prendersela con noi, ma con il loro ex collega Monti: se avesse fatto il suo dovere nulla sarebbe accaduto. Siamo talmente poco ipocriti, come ci definisce Padovani, che basti pensare che siamo il Movimento politico che probabilmente avrà più vantaggi elettorali dall’Italicum e, nonostante questo, siamo quelli che lo combattono più convintamente. Il giovane capogruppo Bosi del Pd (che tristezza sentirlo difendere le riforme renziane…) ha poi criticato la facoltà del Consiglio comunale di esprimersi su questa questione ed ha difeso le riforme con le solite balle di regime (dal superamento del bicameralismo alla maggiore stabilità di governo, dalla riduzione dei costi alla maggiore partecipazione dei cittadini…), alle quali abbiamo adeguatamente risposto. Un dibattito davvero deludente, ci aspettavamo qualcosa in più… Rimane da segnalare l’astensione del gruppo di maggioranza “Insieme per cambiare”. Ad ogni modo, la nostra battaglia per il NO alle riforme e per la difesa della Democrazia è appena cominciata.

 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *