Il bicchiere mezzo pieno.
Riflessioni post-elezioni
e pre-ballottaggio
La prima considerazione va fatta sull’astensione. Poco meno del 60% di votanti in una città come Faenza, è ancora un dato inaccettabile, anche se maggiore rispetto alle regionali dello scorso Novembre. La colpa di questo allontanamento dalla politica non è di certo nostra (anzi, senza il M5S questi dati sarebbero ben più alti), ma dobbiamo essere noi ad impegnarci, per primi, per convincere i cittadini a tornare a votare, a fargli capire che NON siamo tutti uguali e c’è ancora chi la politica la fa per servizio civile e non per carrierismo o arricchimento.
Venendo ai risultati, sicuramente c’è un pò d’amarezza. Che, a Faenza, il principale partito di centro-sinistra (se il termine “sinistra” gli si può ancora attribuire) non vinca al primo turno è già di per sé una notizia incredibile. Pensare che a quel ballottaggio, dopo tutto il lavoro di questi dieci anni fuori e dentro il Consiglio comunale, non ci sia il M5S, ma un partito come la Lega, fa davvero male.
Che i cittadini possano pensare che il cambiamento possa passare da un partito che fa parte da 20 anni del sistema, che ha governato il paese e che si è comportato come e peggio della Roma ladrona che tanto contestava, è davvero difficile da comprendere.
Che i cittadini possano dare fiducia ad un partito come la Lega faentina, un miscuglio di incompetenti, improvvisati, indagati ed assenteisti, senza uno straccio di idea per la città, è ancora più incomprensibile.
Ma d’altronde sappiamo che vengono premiati più facilmente gli slogan che prendono la pancia della gente, piuttosto che i programmi e i contenuti.
Sappiamo che il grosso dei faentini non conosce la realtà politica locale e che cosa è successo in questi cinque anni in Consiglio. Che nessuno ha nemmeno sentito parlare una volta Padovani. Il voto, anche a Faenza, è andato a Salvini, emblema di quanto sia ancora facile, nonostante tutto, prendere in giro gli italiani.
Questo è il risultato che auspicava anche il PD. Ben sapendo che non avrebbe potuto vincere al primo turno, ha fatto il possibile per evitare il ballottaggio con il M5S, con il quale avrebbe sicuramente perso.
Quindi, tramite la stampa asservita, molto spazio e niente attacchi alla Lega e censura totale del pensiero del M5S.
Basta guardare che in questi giorni, eliminato il pericolo 5 Stelle, ecco che esce sui giornali il PD che attacca la Lega e rinfaccia a Padovani di essere stato cacciato dallo scorso Consiglio per assenteismo prolungato (la stessa cosa che noi diciamo da mesi, ma che mai nessuno ha voluto pubblicarci…).
Il PD, il vero sconfitto di queste elezioni, il cui disastroso operato, invece, sembra essere ormai ben conosciuto dai cittadini, subisce un grossissimo calo in tutta Italia, anche a Faenza. Il miraggio del pericolosissimo renzismo 2.0, fatto di dittatura della maggioranza, arroganza, promesse disattese, supercazzole e twitter, è già finito.
Malpezzi, nonostante l’appoggio di tutti i poteri forti faentini, non ha più il sostegno di tanti cittadini e la sinistra gli ha giustamente voltato le spalle. Ha deluso tutti, se ne faccia una ragione.
Noi, pur avendo mancato il ballottaggio, vediamo il bicchiere mezzo pieno. Con i nostri oltre 3600 voti abbiamo quasi raddoppiato il risultato del 2010 (l’unico dato con cui ha senso fare un confronto), senza l’appoggio di nessuno se non dei cittadini, senza inciuci, senza soldi. I nostri consiglieri eletti non raddoppieranno solo a causa del cambio della legge e saranno due o tre a seconda di chi vincerà il ballottaggio. Indipendentemente dal numero, si impegneranno al massimo per il bene comune e per essere all’altezza della fiducia ricevuta. Saranno duri, attenti, vigili e propositivi.
Il M5S ottiene ottimi risultati in tutta Italia e si conferma quasi ovunque il secondo partito, in alcune regioni anche il primo.
Alla faccia di chi ci dava per finiti.
Un cambiamento radicale, prima di tutto culturale, ha bisogno di tempi lunghissimi, soprattutto in un paese come questo.
Ma noi ci siamo ed è bellissimo farne parte.
Grazie di cuore al nostro Portavoce Massimo Bosi, a tutto il nostro fantastico gruppo di attivisti e, soprattutto, a tutti i cittadini che hanno voluto darci fiducia.
Il M5S non chiede solo il voto, ma anche la vostra partecipazione.
Vi aspettiamo Sabato mattina in piazza al nostro banchetto (sempre presente, non solo in campagna elettorale) e ogni Martedì (cominciando da Martedì prossimo, 9 Giugno) alla consueta assemblea settimanale al Rione Rosso alle ore 21.00.
Per quanto riguarda la nostra posizione al ballottaggio, il discorso è molto semplice. Noi facciamo della coerenza, senza se e senza ma, la nostra bandiera. Sappiamo che è difficile da capire in questo povero paese, ma è così. Quindi nessun inciucio, nessuna alleanza, nessun apparentamento, nè prima delle elezioni, nè durante il ballottaggio, nè dopo. Nè a Faenza, nè in nessun altro comune o regione d’Italia, nè in Parlamento. Punto. Il M5S, al secondo turno, dà libertà di voto ai propri sostenitori, senza dare nessun tipo di indicazione. Il M5S non prende posizione per il il meno peggio ed ha ampiamente detto che cosa pensa di Malpezzi e di Padovani (e dei loro partiti). In Consiglio comunale, poi, si collaborerà con chiunque porterà avanti le azioni contenute nel nostro programma di governo della città. Le idee, per noi, non sono o di destra o di sinistra, ma o buone o cattive. Fine delle trasmissioni.
#RitorniamoFaenza
Se i cittadini vi ritenessero la panacea di tutti i mali correrebbero in massa a votarvi e l’affluenza sarebbe altissima. Dal momento che l’astensione arriva oltre il 40% evidentemente anche voi venite considerati alla stregua degli altri partiti. Fatevene una ragione.
Ciao Andrea, noi accettiamo tutte le critiche, soprattutto se costruttive, perché riteniamo di non aver la verità o la ragione in tasca, ma siamo sicuri almeno per il momento di essere fuori da ogni inchiesta e da ogni inciucio. Questo ci da la forza di andare avanti a testa alta e portare il nostro pensiero tra le persone. Quello che proponiamo è un cambio di mentalità e di visione del mondo in modo pacifico, sarebbe troppo bello se bastasse quello che abbiamo fatto fin ad ora per avere la totalità del seguito. In tutti questi anni i partiti hanno costruito una rete che gli permette di controllare il territorio a tutti i livelli ed anche attraverso veri e propri ricatti, che possono essere il lavoro o gli aiuti sociali, rendono difficile il cambiamento. Noi non ci abbattiamo e ogni volta che riusciamo a coinvolgere qualcuno sappiamo che abbiamo fatto bene il nostro lavoro. Ti invitiamo alle nostre assemblee per renderti conto di come noi affrontiamo la politica e le problematiche dei cittadini, comincia anche tu a dedicare un pò del tuo tempo per il bene comune, poi dopo avrai tutto il diritto di fare affermazioni come quelle che hai riportato sopra.
Sperando di incontrarti presto, Cordiali saluti.
io semplicemente dichiarerò che non c’è nessun partito che mi appresenta