La laicità conta?
Abbiamo seguito, senza grande entusiasmo, la polemica uscita a più riprese nei giornali tra UAAR e l’ARCIGAY di Ravenna e il PD regionale renziano (con in prima fila la consigliera faentina Manuela Rontini) in relazione al progetto “W l’amore”, un progetto regionale sperimentato nello scorso anno scolastico in tre scuole secondarie di primo grado di Bologna, Reggio Emilia e Forlì, rivolto alle ragazze e ai ragazzi preadolescenti per fornire loro un informazione compiuta e corretta in tema di sessualità.
Le due associazioni ravennati chiedevano di estendere il progetto a tutte le scuole della regione Emilia-Romagna, anche in seguito all’interrogazione presentata alla presidenza dell’Assemblea regionale a fine marzo da sei consiglieri regionali del Pd, tra cui la Rontini, che chiedeva di esaminare nuovamente e rivedere il progetto.
Il M5S Faenza condivide la posizione delle associazioni soprattutto quando definiscono la Rontini priva di competenze in materia e quando criticano la politica faentina “che continua ad inviare segnali che sembrano provenire da un passato oscurantista. Prima, il voto del consiglio comunale faentino a difesa di una inesistente famiglia naturale che rimarrà negli annali e ora il tentativo di insabbiare questo progetto”.
Il PD faentino (e buona parte del partito nazionale che fa riferimento al renzismo 2.0 ed è alleato con un partito come l’NCD di Alfano…) è un partito cattocratico e “semprebianco”, che ha totalmente dimenticato i valori progressisti e laici della sinistra.
E in questi cinque anni, con democristiani come Malpezzi e la Rontini al suo interno, lo ha dimostrato sempre di più.
Quando hanno bocciato senza mezzi termini le nostre mozioni per il riconoscimento delle unioni civili e la creazione del registro dei testamenti biologici sul nostro territorio, quando si sono opposti all’annullamento della percentuale di oneri di urbanizzazione secondari comunali destinati alla chiesa (un altro finanziamento nascosto…) o, quando, appoggiando il delirante ordine del giorno di Forza Italia a difesa della famiglia naturale, si sono resi ridicoli in tutta la nazione.
Ora assistiamo all’inserimento all’interno delle liste del PD di alcuni giovani, sicuramente più attenti alle tematiche legate ai diritti civili, in passato in polemica con le scelte malpezziane, che credendo alla pia illusione che il partito si cambia da dentro, si sono prestati ad essere usati come vere e proprie foglie di fico, sotto l’hashtag #LaLaicitàConta (?!?!?!?!), per dare una riverniciata di laicità alla politica democristiana faentina.
Ci dispiace per loro…molto presto li metteremo alla prova…
Non fatevi prendere in giro!
Esiste solo una forza davvero laica e attenta ai diritti civili in questa città, che l’ha dimostrato in passato con i fatti ed ora con il proprio programma: il Movimento 5 Stelle!
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