Il doping mediatico nella corsa a sindaco di Faenza – La lettera di Vincenzo Barnabè

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Io, Vincenzo Barnabè, consigliere uscente del M5S nel Comune di Faenza, come accade in una buona ed efficace squadra di ciclisti, dopo aver tirato per cinque anni mi sfilo e faccio partire chi sarà sicuramente più fresco ed efficace di me e come un bravo ciclista che sa fare squadra, mi metto in coda al gruppo per continuare a fare il mio lavoro.

In questo nostro primo mandato, noi del M5S abbiamo presentato oltre trenta Mozioni ed Ordini del giorno, cioè proposte concrete, su temi quasi sempre corrispondenti alle stesse linee programmatiche della maggioranza, che quasi sempre sono stati respinti o non applicati.

Il M5S di Faenza è una vera squadra e come tale lavora, condividendo il lavoro 365 giorni all’anno, e quando arriva il momento delle elezioni non va alla ricerca di candidati esterni solo perché conosciuti, o per fare numero, a differenza di quello che fanno tutti gli altri alla vigilia della gara.
Oggi la volata la farà il nostro capitano Massimo Bosi, ma tutta la squadra sa di essere affiatata e competitiva.
Io però avendo lavorato nel plotone del consiglio comunale per cinque anni, conosco bene gli avversari, so come hanno corso e so che oggi tutti cercano di dopare la gara con una “rivergination” elettorale, favorita dalla colpevole smemoratezza o disattenzione di troppi Faentini per la vita politica della propria città negli ultimi cinque anni.

Dopa la gara Malpezzi, quando afferma che i conti tornano, dopo aver amministrato senza fare scelte né coraggiose né oculate ed aver fatto rimettere soldi al comune a causa del suo asservimento a tutti i poteri forti (partecipate, imprenditori, curia) ed ai soliti “amici”, ed aver completamente disatteso quell’annunciata ventata di nuovo umanesimo, affogata anche nelle sue personali prese di posizione ispirate al più buio bigottismo. Un Malpezzi capace di trasformare anche le persone migliori del suo gruppo in “yes man”.

Dopa la gara la Lega dello scortatissimo Salvini, che cinque anni fa aveva ottenuto un buon risultato elettorale parlando, come stavolta, alle pance e finendo poi per brillare solo per l’assenteismo in consiglio comunale e per il record del suo capogruppo che in tutto il mandato non ha fatto un solo intervento in aula. I voti li chiedono per rifare lo stesso percorso? La sicurezza è un bisogno di tutti, ma non si ottiene con gli slogan: si ottiene con l’impegno civico di tutti i cittadini!

Dopa la gara Alessio Grillini, maestro nei salti mortali per cavalcare qualsiasi istanza di cui nei passati cinque anni non è mai stato portatore: oggi lo sentiamo parlare di ambiente e di diritti civili, quando finora lo avevamo sentito soprattutto farsi paladino del gioco d’azzardo, oltre che parlare anche lui senza uno straccio di proposta concreta, dei soliti temi “riempipista”, cioè sicurezza e Rom.

Dopano la gara i giornali locali, che dal 1° di aprile ad oggi hanno dedicato alle forze politiche questo numero di articoli: Coalizione Malpezzi 59; Io Faentino 41; Rinnovare Faenza 30; Lega Nord 22; M5S 16 (in gran parte trafiletti in cui si annunciavano le nostre numerose iniziative, senza peraltro darne poi riscontro). Sarà un caso che le forze politiche che hanno avuto enormemente più spazio sui giornali, siano anche quelle che pubblicano inserzioni pubblicitarie a pagamento?

Credo che sia molto chiaro il perché Faenza abbia urgentemente bisogno di qualcosa di meglio, di essere amministrata in nome di tutti e non solo al servizio dei potenti e degli amici, ma soprattutto Faenza ha bisogno di cittadini che siano partecipi della vita politica della città 365 giorni all’anno e non “tifosi” una volta ogni cinque anni. Noi del M5S vi aspettiamo in piazza con la vostra bicicletta per pedalare insieme, oltre che nel seggio.

#RitorniamoFaenza

Vincenzo Barnabè –MoVimento 5 Stelle Faenza


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