Gestione dei rifiuti, la figuraccia continua….
Ieri sera, all’incontro organizzato dalle associazioni ambientaliste, in una sala gremita di tanti cittadini faentini che hanno dimostrato che quando si parla di temi collegati alla tutela della salute, come quello della corretta gestione dei rifiuti, la partecipazione e l’interesse non mancano, abbiamo assistito all’imbarazzante figura del Sindaco uscente Giovanni Malpezzi.
Agitato e teso come una corda di violino e senza poter contare sulla consueta clac del PD (i pochi intervenuti del partito, visto il tema delicato – sicuramente non un punto di forza dell’amministrazione uscente – e il clima non proprio amichevole, hanno presto lasciato l’incontro), ha prima incredibilmente attaccato il M5S dicendo che ad Assemini, piccolo comune sardo amministrato dai 5 Stelle, non è stato fatto nulla sul tema della raccolta differenziata !?!?!?!?, per poi smentire i dati riportati ad inizio serata da Natale Belosi dell’Eco-Istituto di Faenza sulla sostenibilità ambientale ed economica della raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale (forniti da Arpa e non da qualche pericoloso grillino…). Dicendo che quel tipo di raccolta è troppo costoso e di difficile attuazione e negando ogni possibilità di attuarlo in futuro su tutto il territorio comunale. Bene, ora sappiamo chiaramente la posizione di Malpezzi su questo tema! Almeno non promette cose che non intende fare come nel 2010!
Poi non ha preso neanche in considerazione, al contrario di quanto sta facendo a Forlì l’Assessore Bellini, anche lui intervenuto nel dibattito (il confronto con l’Assessore uscente faentino Savini è stato a dir poco imbarazzante…), la possibilità di valutare la ripubblicizzazione della gestione dei rifiuti, passando dalla società per azioni Hera ad una società cosiddetta “in house”, dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, la completa sudditanza del suo partito alla multitutility.
Ha poi sfornato una serie di palesi bugie, scatenando fischi e urla del pubblico. Ribadendo nuovamente che l’ampliamento dell’inceneritore Enomondo alla Caviro non provocherà un aumento delle immissioni inquinanti (anzi, a sentire lui, l’aria migliorerà!?!?!), dichiarando che nello stesso si bruceranno solo biomasse e non rifiuti (cosa ancora da verificare e, comunque, come se il problema non fossero le conseguenze ambientali dovute alla combustione, ma il tipo di materiale combusto…) e che durante la votazione in aula, nel Dicembre scorso, della variante al piano regolatore che permetterà di trasformare 21 mila metri quadrati di terreni agricoli confinanti all’azienda in lotti urbanizzati da cementificare, al fine di ricavarne piazzali e capannoni, tutto il consiglio votò favorevolmente all’unanimità. Quando in realtà Barnabè, l’unico nostro consigliere presente in quell’occasione, uscì dall’aula, per la regola sul conflitto d’interesse, che forse Malpezzi non conosce bene. E, comunque, ad ogni modo, ancora non si sapeva del progetto del nuovo inceneritore.
Malpezzi ha poi completamente perso il controllo, quando un ex assessore all’ambiente faentino l’ha attaccato pubblicamente sui temi ambientali, ed ha cominciato nervosamente ad inveire appellandosi alla par condicio e rinfacciando al cittadino di essere spesso alla corte del patron di Caviro e BCC Secondo Ricci (da che pulpito…).
Il M5S Faenza invece, con il suo Portavoce Massimo Bosi, ha ribadito coerentemente e a testa alta, le sue idee e i suoi progetti che da dieci anni porta avanti in città, prima fuori e poi dentro le istituzioni. Strategia Rifiuti Zero, introduzione immediata della raccolta porta a porta con tariffa puntuale su tutto il territorio comunale, politiche ambientali che vadano verso la direzione del ciclo delle tre R (Riduzione, Riuso, Riciclo), studio e valutazione del passaggio alla gestione “in house” e lotta serrata agli inceneritori e a qualsiasi impianto a combustione.
Due video della serata:
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