Inceneritore Enomondo/Caviro,
un pò di chiarezza, please…

Leggi l’interpellanza – Allegati 1 e 2

La questione legata al nuovo inceneritore Enomondo presso la Caviro è già caduta colpevolmente nel dimenticatoio. Dopo gli articoli sulla stampa, la nostra presa di posizione (anche in Consiglio comunale) e quella di alcune associazioni ambientaliste, tutto tace. Anche in vista della campagna elettorale, d’altronde l’argomento è delicato, spinoso e rischia di far calare il consenso…

Nella nostra interpellanza di qualche settimana fa constatammo, semplicemente leggendo la relazione tecnica di progetto depositata in Provincia, che non vi era nessun adeguamento ambientale proposto, ma un aggravamento della situazione di inquinamento dell’impianto già esistente. Attualmente Caviro, infatti, dispone di 4 caldaie all’interno del proprio stabilimento (una utilizzata e tre spente lasciate come “riserva fredda” e attivate solo in caso di emergenza); queste tre verrebbero sostituite da una sempre in funzione con un aggravio del materiale combusto di 95.000 ton/anno (come si può leggere nella relazione tecnica) oltre alle 114 ton/anno già autorizzate, di cui 35.000 ton./anno da Combustibile da Rifiuti (CDR), quantità che verrà quasi quadruplicata.
Dire quindi che l’impatto ambientale sarà ridotto e le emissioni caleranno è un’affermazione palesemente falsa, in quanto vengono sostituite 3 caldaie spente con una attiva.

L’Assessore Minzoni, nello stesso consiglio comunale, contestò i dati da noi riportati e negò il sostanziale raddoppio delle quantità incenerite nell’impianto di Caviro/Enomondo affermando che l’attuale progetto prevedeva un aumento delle quantità incenerite di 35.000 ton./anno, anziché di 95.000 ton/anno. Affermava inoltre che il comune aveva raggiunto un accordo con Enomondo per l’eliminazione del Combustibile Da Rifiuto dall’aumento di materiali bruciati e che questo sarebbe stato ratificato da lì a poco nella Conferenza di Servizi in provincia.
Poi non si è saputo più nulla.

Abbiamo presentato una ulteriore interpellanza (leggi) in cui chiediamo a Sindaco e Assessore di chiarire quanto riportato nella relazione tecnica di progetto e rendere pubblici i documenti in cui Enomondo si impegna e ridurre le quantità di materiale incenerito nel nuovo impianto ed a eliminare il CDR dai materiali bruciati, come affermato da questa amministrazione.

Sull’argomento della lotta agli inceneritori, della difesa dell’ambiente e della salvaguardia della salute, il M5S Faenza è in prima fila da dieci anni e non arretrerà di un millimetro, con iniziative fuori e dentro il Consiglio. Il nostro programma elettorale parla chiaro: stop ad adeguamenti e ampliamenti degli impianti esistenti e divieto di costruirne di nuovi, lotta alla combustione verde, tassazione della quantità di energia elettrica prodotta eccedente all’autoconsumo, ritorno alla gestione dei rifiuti “in house”, raccolta differenziata porta a porta e Strategia Rifiuti Zero.

Questa amministrazione, tra le tante promesse non mantenute, annovera anche quella di volere trasformare Faenza, sul tema rifiuti ed energia, in un Comune virtuoso.
In realtà, in linea con le politiche devastanti del Governo renziano (vedi lo Sblocca Italia, impugnato già da molti comuni), non c’è stato nessun cambio di rotta, tutt’altro.

I faentini sono stanchi, sappiamo che a breve nascerà un Comitato di cittadini apartitico che si batterà contro questi impianti, per la difesa dell’ambiente e la tutela della salute.
Noi siamo con loro.

 


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