Solventi nelle falde, che fine hanno fatto?
Nel Marzo 2012 i tecnici di Arpa e Ausl rilevarono la presenza di sostanze tossiche irritanti e cancerogene, come clorurati e idrocarburi, nelle falde acquifere sotterranee nella zona ovest della città. Area che, potenzialmente, coinvolge migliaia di residenti. La notizia fece molto scalpore causa l’elevato rischio per l’ambiente e per la salute dei cittadini e fu oggetto di una nostra interpellanza discussa in Consiglio comunale. L’amministrazione emise una serie di ordinanze che vietarono di attingere acqua per uso potabile o per irrigazione dai pozzi artesiani scavati nella zona e la creazione di un progetto di bonifica, dal costo previsto di 700 mila euro, suddiviso in tre fasi spalmate su un bilancio di investimenti almeno triennale.
L’ipotesi di causa più accreditata e probabile fu l’immissione clandestina, direttamente nel sottosuolo, dei solventi per la pulizia da attività industriale di qualche azienda meccanica o tessile. Nonostante le rassicurazioni da parte dell’assessore competente Savini che sarebbe stato avviato da subito un piano di bonifica triennale, la questione è caduta colpevolmente nel dimenticatoio e non ci risulta che bonifiche, ma nemmeno piani, siano stati realizzati in questi tre anni trascorsi da allora. Abbiamo quindi presentato un’interpellanza (leggi), in cui abbiamo chiesto a Sindaco e Assessore competente: qual è la situazione attuale in merito; se l’ordinanza emessa nel 2012 di divieto di attingere acqua per uso potabile o per irrigazione dai pozzi artesiani è ancora vigente o è stata ritirata; e se si, quando; se il progetto di bonifica creato è stato poi sviluppato ed attuato e a quanto ammonta il suo costo totale; se le indagini aperte per scoprire le eventuali responsabilità degli autori di questi fatti che attentano alla salute pubblica hanno avuto sviluppi di qualsiasi tipo e se sono state fornite informazioni continue, tempestive e chiare sulla vicenda, sia ai cittadini direttamente coinvolti che a tutta l’opinione pubblica faentina.
AGGIORNAMENTO – ESITO DELL’INTERPELLANZA
L’Assessore Savini ha di fatto confermato tutte i nostri dubbi. Il progetto di bonifica non è mai partito, non è stato fatto nulla e la situazione è la stessa di tre anni fa. E nemmeno possiamo definire questo una colpa… Qui potete leggere il verbale della discussione e qui potete vedere il relativo video.
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