Alt della Provincia all’inceneritore Enomondo. Si passa alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA)
Siamo lieti che la Giunta Provinciale abbia deliberato, ad unanimità di voti, di assoggettare il progetto di Enomondo srl per l’adeguamento della centrale termoelettrica esistente ad ulteriore procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA).
Ciò significa che la documentazione presentata da Enomondo non è sufficiente ad ottenere i permessi per la realizzazione del progetto di ampliamento della centrale termoelettrica di Via Convertite, Faenza.
In particolare, la Delibera della Giunta Provinciale dichiara testualmente che “il progetto potrebbe avere impatti negativi e significativi sull’ambiente” portando la seguente motivazione: “pur considerando che si avrà una riduzione dei punti di emissione da tre ad uno e che quest’ultimo deriverà da un impianto tecnologicamente più avanzato, non si può al momento escludere che il progetto, trattandosi comunque di un potenziamento sia in termini di energia prodotta sia in termini di rifiuti e biomasse trattate, possa avere impatti negativi e significativi sull’ambiente e che pertanto possa essere più compiutamente valutato tramite procedimento di VIA.” Si concretizza, quindi, quanto noi del Movimento 5 Stelle abbiamo sempre detto, cioè che l’impatto sull’ambiente sarà fortemente negativo. E proseguiamo nella nostra convinzione che sia assolutamente da respingere qualsiasi richiesta di aumento di combustibile, di qualsiasi entità essa si tratti.
Notiamo che questa decisione viene presa dopo l’ultimo Consiglio Comunale nel quale Malpezzi sollevava proprio la richiesta di ulteriori verifiche e ipotizzava la procedura di VIA. Crediamo quindi che il Sindaco, il quale ha sempre sostenuto si non poter in nessun modo impedire la realizzazione del progetto, debba ricredersi e convincersi che può ostacolare lo scellerato progetto, magari prendendo ad esempio Comuni più virtuosi: il Sindaco del Comune di Forlì ha incaricato uno studio terzo, il DICAM (Dipartimento di Ingegneria Civile Chimica Ambientale e dei Materiali dell’università di Bologna), per analizzare il progetto dell’inceneritore Mengozzi di Forlì. Riteniamo quindi opportuno che, qualora Enomondo decidesse di proseguire con la procedura di VIA, il Comune faccia la propria parte per verificare la fattibilità.
Se un Quotidiano locale non avesse fatto conoscere il progetto di Enomondo a Gennaio 2015, segnalandone anche le incongruenze e seguendone gli sviluppi, l’operazione sarebbe stata molto probabilmente approvata in silenzio, senza consentire ai cittadini di conoscerne i dettagli ed esprimere un parere. Ergo sarebbe il caso di smetterla di demonizzare in ogni occasione i giornalisti, specialmente quelli che fanno sempre con onestà e talento il proprio lavoro.